Il profilo dei vincitori: Louis Meintjes
Potrebbe tornare al Giro dell’Appennino anche quest’anno, a difendere il titolo conquistato nel 2022 e ad indossare il dorsale numero 1. Lo scorso anno Louis Meintjes ha vinto la nostra corsa: erano ben sette anni che non vinceva una gara. Ha condotto una stagione 2022 ricca di soddisfazioni, per lui e per i suoi tifosi, con una top ten al Tour de France, che ha terminato al settimo posto, e con una vittoria di tappa alla Vuelta a España. È un corridore adatto ai grandi Giri, quelli di tre settimane, ne ha già corsi quindici, conquistando 4 volte la top ten, di cui tre al Tour de France. Il Giro dell’Appennino lo aveva già corso nel 2014, ventiduenne, con la Mtn Qubheka, con la maglia di Campione Sudafricano in carica. a me ricordò subito Mowgli, sarà per quel suo viso da ragazzino, che non ha perso neanche nella maturità, sarà per la sua provenienza dal continente nero, anche se “Il libro della giungla” è ambientato in India. Con la fantasia immagino il gruppo come un branco di lupi, e in mezzo, come nel libro di Kipling, c’è Louis, lo scorso anno accompagnato dai “lupetti”, George Zimmermann e Quinten Hermans a dargli manforte. È un po’ italiano, la sua prima squadra, la MTN-Qhubeka, aveva la sede operativa a Lucca, ed italiana è la squadra che lo porta nel WorldTour nel 2016, la Lampre-Merida. In quel periodo è definito lo “scalatore del futuro”. Ama l’Italia, ama la pizza, il gelato, il caffè. Figlio di Johan, ingegnere e di Joe, infermiera, lascia l’università per dedicarsi completamente alla bicicletta. Inizia a gareggiare in una piccola squadra di Rustenburg, ai piedi delle montagne Magaliesberg, nel Nord Ovest del Sudafrica, dove si era trasferito da Pretoria all’età di quattro anni. Tifa per Chris Froome, che in quegli anni correva per il Team Barlword, sponsor sudafricano, e vedendolo andare sempre più forte, ritiene di poter seguire le sue tracce. Nel 2015, ancora con la MTN-Qhubeka, vince una tappa e la classifica generale della Settimana Ciclistica Internazionale Coppi e Bartali, poi solo piazzamenti, anche di spessore, poi arriva la vittoria al Giro dell’Appennino. Ecco i suoi risultati più importanti:
Louis Meintjes è nato a Pretoria, in Sud Africa, il 21 febbraio 1992. Professionista dal 2013, ha partecipato al Giro dell’Appennino nel 2014 (dorsale 44 della Mtn Qhubeka, si classifica 27°, con lo stesso tempo di Sonny Colbrelli), nel 2016 (dorsale 11 della Lampre-Merida, si classifica 29°, a 4’10” da Sergey Firsanov), nel 2022 (dorsale 12 della Intermarché-Wanty-Gobert, si classifica al pimo posto, con 1’37” su Natnael Tesfazion e Georg Zimmermann:«Ad una decina di chilometri dal traguardo si forma un drappello di una decina di corridori in avanscoperta, dal quale riesce ad evadere, sfruttando anche la superiorità numerica, Louis Meintjes. Scatta da solo all'imbocco della sopraelevata di Genova, sotto la Lanterna, simbolo del capoluogo ligure, e guadagna in breve tempo un margine importante sugli inseguitori, ormai in riserva di energie. Un colpo d’esperienza, da vero finisseur, che fa tornare alla vittoria il sudafricano ad addirittura sette anni dalla sua ultima»). Campione Nazionale juniores su strada nel 2010 (a Klerksdorp, davanti a Adam Reyneke e Bradley Mitchell), Campione Nazionale juniores a cronometro nel 2010 (a Klerksdorp, con 9” su Bradley Mitchell e 17” su Bernardo Ayuso Erastus), Campione Nazionale U23 a cronometro nel 2012 (a Nelspruit, con 21” su Johannes Christoffel Nel e 2’41” su Myles Van Musschenbroek), nel 2013 (a Nelspruit, con 40” su Johannes Christoffel Nel e 1’35” su Willie Smit), nel 2014 (a Durban, con 1’53” su Nicholas Dougall e 2’25” su Rohan Du Plooy), Campione Nazionale U23 su strada nel 2013 (a Clover, con 1’11” su Christopher Jennings e Kyle Donachie), nel 2014 (a Durban, con 5’56” su Ryan Gibbons e Nicholas Dougall), Campione Nazionale assoluto su strada nel 2014 (a Durban, davanti a Daryl Impey e, a 16”, Jay Robert Thomson), Campione Continentale Africano su strada nel 2015 (a Wartburg, con 2’26” su Jay Robert Thomson e Jacques Janse Van Rensburg); Vice Campione Nazionale U23 su strada nel 2011 (a Port Elizabeth, a 3’51” da Johan Van Zyl e con 1” su Jason Bakke), Vice Campione Continentale Africano a cronometro nel 2011 (ad Asmara, con 46” da Daniel Teklehaimanot Girmazion e con 28” su Reinardt Janse Van Rensburg), Vice Campione Continentale Africano cronometro a squadre nel 2011 (ad Asmara, con il Sud Africa, con Jacobus Venter, Reinardt Janse Van Rensburg e Herman Fouche, a 1’25” dall’Eritrea, con Natnael Teweldemedhin Berhane-Frekalsi Abrha Debesay-Daniel Girmazion Teklehaimanot-Jani Weldegaber Tewelde e con 8” sul Marocco, con Reda Aadel-Adil Jelloul-Mouhssine Lahsaini-Abdelatif Saadoune), Vice Campione Nazionale U23 su strada nel 2012 (a Nelspruit, alle spalle di Calvin Beneke e davanti a Shaun-Nick Bester), Vice Campione Nazionale su strada nel 2013 (a Nelspruit, alle spalle di Jay Robert Thomson e con 56” su Johann Rabie, quarto nel Campionato Nazionale a cronometro, a 48” da Daryl Impey), Vice Campione del Mondo U23 nel 2013 (a 3” da Matej Mohoric e con 10” su Sondre Holst Enger), Vice Campione Continentale Africano cronometro a squadre nel 2015 (a Wartburg, con il Sud Africa, con Jay Robert Thomson, Reinardt Janse Van Rensburg e Nickolas Dlamini, a 3” dall’Eritrea, con Natnael Teweldemedhin Berhane-Mekseb Abraha Debesay-Merhawi Kudus Ghebremedhin-Daniel Girmazion Teklehaimanot e con 1’09” sull’Etiopia, con Getachew Yohanes Atsbha-Temesgen Buru-Kibrom Hailay Giday-Tsgabu Gebremaryan Grmay), medaglia di bronzo nel Campionato Nazionale a cronometro nel 2014 (a Durban, a 48” da Daryl Impey e 17” da Jay Robert Thomson), nel 2015 (a Mbombela a 2’06” da Daryl Impey e 15” da Reinardt Janse Van Rensburg), nel 2019 (a Tshwane, a 1’54” da Daryl Impey e 42” da Stefan De Bod), ha vinto, tra l’altro, nel 2009 la prima tappa dello Junior Tour of Ireland (Aghagowa-Aghagowa, davanti a Matt Bailey e a 2”, Laurie Brooking, decimo nel prologo di The Windy Gap, a 18” da Dominic Schils, ottavo nella seconda tappa, Achill-Achill, a 1’28” da Charles Prendergast, terzo nella terza tappa, Ballycastle-Ballycastle, alle spalle di Matt Bailey e Peter Williams, sesto nella quarta e ultima tappa, Windy Gap-Windy Gap, a 42” da Perry Bowater, termina secondo, a 7” da Matt Bailey e con 42” su Charles Prendergast), nel 2011 la terza e ultima tappa del Triptyque Ardennaise (Verviers-Verviers, con 3” su Brian Bulgaç e 42” su Shane Archbold, termina 19°, a 2’29” da Brian Bulgaç), nel 2012 la Fast One (con 10” su Bradley Potgieter e 21” su Anthony Holliday), la classifica della montagna della Sea Otter Classic (con 21 punti, con 12 punti su Spencer Collom e 13 su Logan Loader, quinto nella seconda tappa, Sea Otter-Sea Otter, a 40” da Matt Cooke, quarto nella terza, la cronometro di Sea Otter, a 15” da Nathaniel English, termina quinto, a 2’26” da Andy Jacques-Maynes), nel 2013 la quinta tappa del Tour de Korea (la cronometro a squadre di Chungju, con la MTN-Qhubeka, con 1” sulla Champion System Pro Cycling Team e 3” sulla Rapha Condor-JLT, quarto nella terza tappa, Gumi-Yeongju, a 5” da Hao Liu, ottavo nella sesta, Pyeonchang-Yangyang, con il tempo di Zachary Bell, quinto nell’ottava e ultima tappa, Hongcheon-Hanam, con il tempo di Joon-yong Seo, termina nono, a 3’02” da Michael Cuming, ottavo nella classifica a punti, con 31 punti, a 31 punti da Alberto Cecchin, quinto nella classifica della montagna, con 13 punti, a 41 punti da Hyeong Min Choe, secondo nella classifica dei giovani, a 2’53” da King Lok Cheung e con 3” su Eric Sheppard), la terza tappa del Tour of Rwanda (Rubavu-Kinigi, davanti a Metkel Eyob e, a 1”, Dylan Girdlestone, sale al comando della classifica generale, che tiene per un giorno, terzo nel prologo di Kigali, a cronometro, a 3” da Janvier Hadi e con lo stesso tempo di Nicolas Lefrancois, terzo nella prima tappa, Kigali-Kirehe, a 7” da Jay Robert Thomson e alle spalle di Metkel Eyob, quinto nella seconda, Rwamagana-Musanze, a 37” da Valens Ndayisenga, terzo nella quinta tappa, Muhanga-Nyamagabe a 33” da Azzedine Lagab e 26” da Mebrahtu Biru Gotom, secondo nella sesta tappa, Huye-Kigali, alle spalle di Metkel Eyob e con 2” su Jean Bosco Nsengiyumva, termina secondo, a 2’01” da Dylan Girdlestone e con 19” su Metkel Eyob, terzo nella classifica della montagna, con 46 punti, a 35 punti da Metkel Eyob e 7 dal compagno di squadra Johann Van Zyl), nel 2014 la seconda tappa, la classifica della montagna e la classifica dei giovani del Mzansi Tour (Clarens-Golden Gate, con 45” sui compagni di squadra Merhawi Kudus Ghebremedhin e Daniel Teklehaimanot Girmazion, sale al comando della classifica della montagna e della classifica dei giovani, tiene entrambe per due giorni, sino al termine, secondo nel prologo, la cronometro a squadre di Emmarentia Dam, con la MTN Qhubeka, a 4” dalla Rapha Condor JLT e con 1” sulla Synergy Baku Cycling Project, nono nella prima tappa, Golden Gate-Clarens, a 1’42” dal compagno di squadra Jacques Janse Van Rensburg, la quarta e ultima tappa, Blue Hills Estate-Blue Hills Estate viene annullata, termina secondo, a 43” da Jacques Janse Van Rensburg e con 40” su Merhawi Kudus Ghebremedhin, primo nella classifica della montagna, con 16 punti, gli stessi del secondo, Jacques Janse Van Rensburg e con 6 punti su Merhawi Kudus Ghebremedhin, primo nella classifica dei giovani, con 40” su Merhawi Kudus Ghebremedhin e 1’14” su Hugh Carthy), la classifica dei giovani del Giro del Trentino (con 3” su Fabio Aru e 2’47” su George Bennett, nono nella terza tappa, Mori-Roncone/Localita Pozza, a 27" da Cadel Evans, secondo nella quarta tappa, Val Daone-Monte Bondone, a 10” da Mikel Landa e con 25” su Franco Pellizotti, termina quinto, a 1’06” da Cadel Evans), nel 2015 la quarta e ultima tappa e la classifica generale della Settimana Ciclistica Internazionale Coppi e Bartali (Pavullo-Roccapelago, con 1’12” su Damiano Cunego e Davide Rebellin, terzo nella seconda frazione della prima, la cronometro a squadre Gatteo a Mare-Gatteo, con la MTN-Qhubeka, a 4” dalla CCC Sprandi-Polkowice e 3” dal Team Sky, nono nella terza, Cesenatico-Sogliano al Rubicone, a 1’07” da Ben Swift, termina con 2” su Ben Swift e 46” su Matija Kvasina, settimo nella classifica della montagna, con 6 punti, a 15 punti da Primož Roglič, quarto nella classifica a punti, con 10 punti, a 9 punti da Ben Swift), la classifica della montagna del Circuit Cycliste Sarthe-Pays de la Loire (con 28 punti, con 10 punti su Pieter Jacobs e 15 su Marco Minnaard, 19° nella quarta tappa, Angers-Pré en Pail, a 13” da Manuele Boaro, termina 22°, a 59” da Ramunas Navardauskas, secondo nella classifica dei giovani, a 27” da Sven Erik Bystrøm e 10” su Michael Valgren), la classifica dei giovani del Giro del Trentino (con 5’38” sul compagno di squadra Merhawi Kudus Ghebremedhin e 5’57” su Emanuel Buchmann, nono nella seconda tappa, Arco-Brentonico, a 43” da Richie Porte, nono nella terza, Ala-Fierozzo Val dei Mòcheni, a 17” da Domenico Pozzovivo, termina ottavo, a 1’33” da Richie Porte), nel 2022 la nona tappa della Vuelta a España (Villaviciosa-Les Praeres/Nava, con 1’01” su Samuele Battistella e 1’14” su Edoardo Zambanini). Ha partecipato al Tour de France nel 2015 (dorsale 217 della MTN-Qhubeka, non parte nella diciottesima tappa, Gap-Saint Jean de Maurienne, quinto nella dodicesima, Lannemezan-Plateau de Beille, a 4’38” da Joaquim Rodriguez, quarto sul Gpm del Port de Lers, vinto da Michal Kwiatkowski), nel 2016 (dorsale 157 della Lampre-Merida, si classifica ottavo, a 6’58” da Chris Froome, secondo nella classifica dei giovani, a 2’16” da Adam Yates e con 40’42” su Emanuel Buchmann, 51° nella classifica a punti, con 32 punti, a 438 punt da Peter Sagan, 41° nella classifica della montagna, con 8 punti, a 201 punti da Rafal Majka, nono nella diciottesima tappa, Sallanches-Megève, a cronometro, a 1’08” da Chris Froome, quarto nella diciannovesima, Albertville-Saint Gervais les Bains/Le Bettex, a 23” da Romain Bardet), nel 2017 (dorsale 61 della UAE Team Emirates, si classifica ottavo, a 8'20" da Chris Froome, secondo nella classifica dei giovani, a 2'06" da Adam Yates e con 25’01” su Emanuel Buchmann, 36° nella classifica a punti, con 44 punti, a 326 punti da Michael Matthews, 31° nella classifica della montagna, con 8 punti, a 161 punti da Warren Barguil, quinto nella dodicesima tappa, Pau-Peyragude, a 7” da Romain Bardet, nono nella diciassettesima, La Mure-Serre-Chevalier, a 1'44" da Primož Roglič, settimo nella diciottesima, Briançon-Col d'Izoard, a 37" da Warren Barguil), nel 2021 (dorsale 211 della Intermarché-Wanty-Gobert, si classifica 14°, a 38'09" da Tadej Pogacar, 100° nella classifica a punti, con 12 punti, a 325 unti da Mark Cavendish, nono nella quattordicesima tappa, Carcassonne-Quillan, a 1'26" da Bauke Mollema), nel 2022 (dorsale 124 della Intermarché-Wanty-Gobert, si classifica settimo, a 18'44" da Jonas Vingegaard, 41° nella classifica a punti, con 44 punti, a 436 punti da Wout Van Aert, settimo nella classifica della montagna, con 39 punti, a 33 punti da Jonas Vingegaard,, 14° nella classifica a squadre, con la Intermarché-Wanty-Gobert, a 4 ore 21'37" dalla INEOS Grenadiers; 24° nella prima tappa, la cronometro di Copenhague, a 35" da Yves Lampaert, 93° nella seconda, Roskilde-Nyborg, con il tempo di Fabio Jakobsen, 1012° nella terza, Vejle-Sønderborg, a 39" da Dylan Groenewegen, 66° nella quarta, Dunkerque-Calais, a 8" da Wout Van Aert, 82° nella quinta tappa, Lille-Arenberg, a 4'12" da Simon Clarke, 28° nella sesta, Binche-Longwy, a 26" da Tadej Pogacar, 15° nella settima, Tomblaine-La Super Planche des Belles Filles, a 51" da Tadej Pogacar, 26° nell’ottava, Dôle-Lausanne, a 7" da Wout Van Aert, 22° nella nona, Aigle-Châtel, a 1'12" da Bob Jungels, 33° nella decima tappa, Morzine-Megève, a 8'54" da Magnus Cort Nielsen, 20° nell’undicesima, Albertville-Col du Granon, a 12'17" da Jonas Vingegaard, secondo nella dodicesima, Briançon-L'Alpe d'Huez, a 48" da Tom Pidcock e con 1’18” su Chris Froome, quindicesimo al traguardo volnte di Le Monêtier-les-Bains, vinto da Kobe Goossens, terzo sul Gpm del Col du Galibier, alle spalle di Anthony Perez e Giulio Ciccone, terzo sul Gpm del Col de la Croix de Fer, alle spalle di Giulio Ciccone e Neilson Powless; 44° nella tredicesima tappa, Bourg d'Oisans-Saint Étienne, a 5'45" da Mads Pedersen, decimo nella quattordicesima, Saint Étienne-Mende, a 1'12" da Michael Matthews, nono al traguardo volante di Yssingeaux, vinto da Michael Matthews; 29° nella quindicesima tappa, Rodez-Carcassonne, con il tempo di Jasper Philipsen, 24° nella sedicesima, Carcassonne-Foix, a 7'16" da Hugo Houle, nono nella diciassettesima, Saint Gaudens-Peyragudes, a 3'32" da Tadej Pogacar, undicesimo nella diciottesima, Lourdes-Hautacam, a 4'09" da Jonas Vingegaard, 21° nella diciannovesima, Castelnau Magnoac-Cahors, a 1" da Christophe Laporte, 70° nella ventesima, Lacapelle Marival-Rocamadour, a cronometro, a 5'48" da Wout Van Aert, 62° nella ventunesima e ultima tappa, Paris/La Défense-Paris/Champs Élysées, a 23" da Jasper Philipsen); al Giro d’Italia nel 2018 (dorsale 141 della Dimension Data, non parte nella diciassettesima tappa, Riva Del Garda-Iseo), nel 2020 (dorsale 151 della NTT Pro Cycling, si classifica 36°, a 2 ore 05’51” da Tao Geoghegan Hart, sesto nella classifica a squadre, con la NTT Pro Cycling, a 1 ora 49'59" dalla INEOS Grenadiers); alla Vuelta a España nel 2014 (dorsale 164 della MTN-Qhubeka, si classifica 55°, a 2 ore 19’15” da Alberto Contador, quinto nella quattordicesima tappa, Santander-La Camperona, a 42” da Ryder Hesjedal), nel 2015 (dorsale 133 della MTN-Qhubeka, si classifica decimo, a 10’26” da Fabio Aru, nono nella settima tappa, Jódar-La Alpujarra, a 36” da Bert Jan Lindeman, decimo nella nona, Torrevieja-Cumbre del Sol/Benitachell, a 34” da Tom Dumoulin), nel 2016 (dorsale 171 della Lampre-Merida, si classifica 40°, a 1 ora 39’52” da Nairo Alexander Quintana, undicesimo nella quindicesima tappa, Sabiñánigo-Sallent de Gállego, a 2’1” da Gianluca Brambilla), nel 2017 (dorsale 124 della UAE Team Emirates, si classifica dodicesimo, a 17'41" da Chris Froome, 71° nella classifica a punti, con 9 punti, a 149 punti da Chris Froome, nono nella quindicesima tappa, Alcalá la Real-Sierra Nevada, a 53" da Miguel Angel Lopez), nel 2018 (dorsale 101 della Dimension Data, si classifica 58°, a 2 ore 06’00” da Simon Yates, settimo nella classifica a squadre, con la Dimension Data, a 1 ora 31'01" dalla Movistar), nel 2019 (dorsale 111 della Dimension Data, si classifica 51°, a 2 ore 34'36" da Primož Roglič, nono nella classifica a squadre, con la Dimension Data, a 3 ore 56'09 dalla Movistar, settimo nella diciottesima tappa, Colmenar Viejo-Beceril de la Sierra, a 1'16" da Sergio Andres Higuita, terzo sul Gpm del Puerto de la Morcuera, alle spalle di Geoffrey Bouchard e Oscar Rodriguez), nel 2021 (dorsale 141 della Intermarché-Wanty-Gobert, si ritira per una caduta nella diciannovesima tappa, Tapia-Monforte de Lemos, mentre è decimo in classifica generale, a 9'02" da Primož Roglič, nono nella diciassettesima tappa, Unquera-Lagos de Covadonga, a 2'29" da Primož Roglič, ottavo nella diciottesima, Salas-Altu d’El Gamoniteiru, a 58" da Miguel Angel Lopez), nel 2022 (dorsale 94 della Intermarché-Wanty-Gobert, si classifica undicesimo, a 15'41" da Remco Evenepoel, sedicesimo nella classifica a punti, con 62 punti, a 347 punti da Mads Pdersen, undicesimo nella classifica della montagna, con 14 punti, a 59 punti da Richard Carapaz, undicesimo nella classifica asquadre, con la Intermarché-Wanty-Gobert, a 3 ore 04'02" dalla UAE Team Emirates; oltre alla vittoria a Les Praeres/Nava, nono nella quindicesima tappa, Martos-Sierra Nevada, a 1'55" da Thymen Arensman, settimo nella ventesima, Moralzarzal-Puerto de Navacerrada, a 15" da Richard Carapaz, terzo sul Gpm del Puerto de la Morcuera, alle spalle di Richard Carapaz e Sergio Andres Higuita, primo al traguardo volante di Rascafría, davanti a Sergio Andres Higuita e Richard Carapaz). È salito sul podio anche, tra l’altro, nel 2011 nella Sint-Lambrechts-Herk (terzo, a 1’07” da Kurt Van Goidsenhoven e alle spalle di Maarten Craeghs), nel 2012 nel G.P. Saint-Hubert (terzo, alle spalle di Tom Oerlemans e Julien Stassen), nella seconda tappa del Tour des Pays de Savoie (terzo nella Neydens-Bourg Saint Maurice, a 1’45” da Warren Barguil e alle spalle di Patrick Schelling, termina sesto, a 9’10” da Stéphane Rossetto, terzo nella classifica dei giovani, a 8’46” da Warren Barguil e 1’45” da Patrick Schelling), nella prima frazione della quarta tappa del Tour Alsace (secondo nella Bollwiller-Le Markstein, a 4” da Jonathan Tiernan-Locke e con 7” su Ilnur Zakarin, termina quindicesimo, a 17’24” da Jonathan Tiernan-Locke), nella classifica dei giovani della Vuelta a Leon (terzo, a 15’50” da Sergey Belykh e 12’49” da Fredrik Strand Galta, termina ventesimo, a 15’54” da Angel Vallejo, primo per la cancellazione di Jose Belda Mira), nel 2013 nella classifica della montagna del Tour de Taiwan (secondo, con 12 punti, a 8 punti da Chun Kai Feng e con un punto su Zachary Bell, sesto nella quarta tappa, Taichung-Taichung, con il tempo di Zachary Bell, termina quarto, a 28” da Bernard Sulzberger), nel 2014 nella quinta tappa del Tour de Langkawi (terzo nella Karak-Rembau, a 4” da Bradley White e Thomas Rabou, termina undicesimo, a 1’41” da Mirsamad Poor Seiedi Golakhour), nel 2015 nella classifica della montagna della Bayern Rundfahrt (terzo, con 9 punti, a 4 punti da Frederik Veuchelen e con gli stessi punti del secondo, Simone Antonini, 31° nella quarta tappa, la cronometro di Haßfurt, a 1’41” da Alex Dowsett, termina 100°, a 17’04” da Alex Dowsett), nel Critérium du Dauphiné Libéré (sesto nella quinta tappa, Digne les Bains-Pra Loup, a 50" da Romain Bardet, terzo nella settima tappa, Montmélian-Saint Gervais Mont Blanc, a 41” da Chris Froome e 24” da Tejay Van Garderen, termina 52°, a 59’16” da Chris Froome, terzo nella classifica della montagna, con 25 punti, a 40 punti dal compagno di squadra Daniel Teklehaimanot e 1 da Chris Froome, decimo nella classifica dei giovani, a 57’43” da Simon Yates), nel 2016 nella classifica dei giovani del Criterium du Dauphiné Libéré (terzo, a 39” da Julian Alaphilippe e 33” da Adam Yates, nono nella quinta tappa, La Ravoire-Vaujany, a 27” da Christopher Froome, quinto nella sesta, La Rochette-Méribel, a 1’15” da Thibaut Pinot, ottavo nella settima e ultima tappa, Le Pont de Claix-Superdévoluy, a 3’58” da Stephen Cummings, termina nono, a 1’30” da Chris Froome), nel 2017 nella classifica dei giovani dell’Abu Dhabi Tour (secondo, a 22” da Julian Alaphilippe e davanti a Carlos Verona, termina ventesimo, a 1’15” da Rui Costa), nel Critérium du Dauphiné Libéré (terzo nell’ottava e ultima tappa, Albertville-Plateau de Solaison, a 27” da Jakob Fuglsang e 15” da Daniel Martin, termina ottavo, a 3’12” da Jakob Fuglsang, secondo nella classifica dei giovani, a 40” da Emanuel Buchmann e con 4”51” su Tiesj Benoot), nel 2022 nel Giro di Sicilia (secondo nella quarta e ultima tappa, Ragalna-Etna, a 5” da Damiano Caruso e con 5” su Alexander Cepeda, termina terzo, a 29” da Damiano Caruso e con lo stesso tempo del secondo, Alexander Cepeda, quinto nella classifica della montagna, con 17 punti, a 17 punti da Stefano Gandin), nel 2023 nel Giro di Sicilia (secondo nella quarta e ultima tappa, Barcellona Pozzo di Gotto-Giarre, a 40” da Alexey Lutsenko e con 33” su Vincenzo Albanese, termina secondo, a 44” da Alexey Lutsenko e con 23” su Vincenzo Albanese, ottavo nella classifica a punti, con 10 punti, a 24 punti da Vincenzo Albanese, quarto nella classifica della montagna, con 19 punti, a 15 punti da Alexis Guérin, primo nella classifica a squadre, con la Intermarché-Circus-Wanty, con 3’51” sulla UAE Team Emirates e 15’05” sulla Q36.5 Pro Cycling Team). Gli annuari riportano anche, tra l’altro, nel 2023 il 18° posto nel Tour of Oman (sedicesimo nella seconda tappa, Muscat-Qurayyat, a 5” da Jesus Herrada, 18° nella terza, Al Khobar-Jabal Haat, a 25” da Matteo Jorgenson, 19° nella quinta e ultima, Samail-Jabal Al Akhdar, a 2’03” da Mauri Vansevenant, termina a 2’49” da Matteo Jorgenson, terzo nella classifica a squadre, con la Intermarché-Circus-Wanty, a 2’46” dalla Bora-Hansgrohe e 10” dalla Soudal Quick-Step), il 25° nell’UAE Tour (18° nella terza tappa, Al Fujayiah-Jebel Jais, a 15” da Einer Rubio, termina a 4’04” da Remco Evenepoel, quinto nella classifica a squadre, con l’Intermarché-Circus-Wanty, a 6’58” dalla UAE Team Emirates), il 19° nel Tour de Romandie (sedicesimo nella quarta tappa, Sion-Thyon 2000, a 1’55” da Adam Yates, termina a 3’27” da Adam Yates). Ha partecipato al Campionato del Mondo juniores su strada nel 2010 (a Offida, si ritira); al Campionato del Mondo U23 a cronometro nel 2011 (a Copenhagen, si classifica 18°, a 2’34” da Luke Durbridge), nel 2012 (a Landgraaf/Valkenburg, si classifica 36°, a 3’42”480 da Anton Vorobev), nel 2013 (a Firenze, si classifica 25°, a 3’25”120 da Damien Howson), nel 2014 (a Ponferrada, si classifica ottavo, a 48”360 da Campbell Flakemore); al Campionato del Mondo U23 su strada nel 2011 (a Copenhagen, si classifica 98°, a 43” da Arnaud Demare), nel 2012 (a Valkenburg, si classifica 67°, a 25” da Alexey Lutsenko), nel 2013 (a Firenze, si classifica secondo), nel 2014 (a Ponferrada, si classifica 27°, a 7” da Sven Erik Bystrøm); alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel 2016 (si classifica settimo nella prova in linea, a 22” da Greg Van Avermaet): al Campionato del Mondo assoluto su strada nel 2020 (a Imola, si classifica 78°, a 21’59” da Julian Alaphilippe).