Unione Sportiva PONTEDECIMO 1907 ciclismo AD
Stella d'oro al merito sportivo CONI

Mancano solo dieci giorni al via del 77° Giro dell’Appennino. Come ormai trapelato, l’”ultima corsa in bianco e nero”, diventa colorata dal verde dell’Appennino Ligure e dall’azzurro del mare del Tigullio. Con la presentazione in calendario per lunedì 11 aprile, alle ore 12,30, nella sala “della Trasparenza” della Regione Liguria, in Piazza De Ferrari, diventerà ufficiale il percorso. Non dimentichiamo però la nostra storia e non dimentichiamo chi ci ha preceduto. Proseguiamo l’ideale percorso iniziato nel 2014 con il “Memorial Martiri della Benedicta”, ricordati nel settantesimo anniversario, alla presenza dell’unico sopravvissuto, Ennio Odino, che dopo la Guerra divenne ciclista professionista e disputò diverse edizioni del “Circuito dell’Appennino, e che oggi purtroppo ci ha lasciati. Nel ricordo dei Partigiani Caduti per la nostra libertà e per la nostra democrazia, abbiamo, dopo il traguardo volante di Bosio, dedicato alla Benedicta, scalato il Passo del Turchino e scalato la Bocchetta dal versante di Cravasco, per rendere omaggio anche a quei martiri.

Nel 2015 abbiamo ricordato il settantesimo anniversario della Liberazione, traguardo raggiunto anche per il sacrificio dei partigiani caduti e ricordati l’anno precedente, arrivando a Genova, in Via XX Settembre, città medaglia d’Oro della Resistenza, proprio nel giorno esatto che settant’anni prima vedeva la cacciata da Genova dell’ultimo soldato tedesco da parte dei genovesi, che si sono liberati da soli, i soldati americani sarebbero arrivati in città solo il giorno successivo. Quest’anno ricorre il Settantesimo Anniversario della nascita della Repubblica Italiana: nel referendum del 2 giugno 1946 i liguri si espressero a favore della Repubblica con una percentuale che sfiorò il 70 per cento. Ci è sembrato denominare la gara “Memorial Sandro Pertini”, nel centoventesimo anniversario della nascita, una logica conseguenza, anche per i rapporti che il Presidente della Repubblica più amato dagli Italiani ha avuto con l’U.S. Pontedecimo Ciclismo e con Luigi Ghiglione.

Il grande ligure, nato il 25 settembre 1896 a Stella, nel Savonese, consegnò al Presidente dell’U.S. Pontedecimo Sezione Ciclismo la Stella d’Oro al merito sportivo nel febbraio del 1980, conversando con lui in dialetto genovese. Sandro Pertini era stato membro del Comitato d’Onore dell’Ottavo Circuito dell’Appennino, in qualità di Direttore de “Il Lavoro Nuovo”, giornale sostenitore della gara (oggi si direbbe “media sponsor”), circuito vinto da Alfredo Martini, ricordato lo scorso anno dal Giro dell’Appennino-Memorial Alfredo Martini.
Guardiamo avanti, ci rinnoviamo, anche per fare “di necessità virtù”, come illustra nella Guida del 77° Giro dell’Appennino il nostro Presidente Ivano Carrozzino. Ma non ci dimentichiamo di chi ci ha preceduto. Al primo ciclista a transitare sul primo Gran Premio della Montagna della gara, il Passo della Bocchetta, Fulvio e Fiorenzo Rapetti, rispettivamente nipote e genero di Luigi Ghiglione, consegneranno il Trofeo dedicato alla sua memoria, ricordando nel contempo anche Osvalda Ghiglione Rapetti e Marina Tedone, moglie di Fulvio. Il Trofeo, giunto alla 23.a edizione, è stato assegnato tra gli altri nel 1994 a Eugenio Berzin, nel 1995 a Marco Pantani (la Coppa è esposta nella sala denominata Sala Bocchetta nel Museo Pantani a Cesenatico), poi tre volte a Pavel Tonkov, nel 2003 a Gilberto Simoni, nel 2004 e nel 2015 a Damiano Cunego, nel 2009 a Vincenzo Nibali, poi due volte a Domenico Pozzovivo. Il gruppo, che dovrebbe essere ancora numeroso, essendo questo Gran Premio della Montagna posto a 86 chilometri dal via e a 110 dal traguardo, transiterà davanti ai Cippi dedicati a Fausto Coppi e a Luigi Ghiglione, e ai Marmi con tutti i vincitori. Inaugurazione marmi

Questi ultimi sono stati aggiornati con il nome dell’ultimo vincitore, Omar Fraile e dedicati a colui che li ha fortemente voluti, Giorgio Delfino, l’appassionato della nostra corsa, autore anche di pregevoli pubblicazioni sulla nostra gara e sul ciclismo. La classica salita quest’anno si trasforma in “discesa delle streghe” e i ciclisti si dirigeranno verso Campomorone e verso Pontedecimo, dove sarà posto il traguardo volante dedicato a Walter Avellani.

C’è che evidenzia un contrasto nel dedicare un traguardo volante a chi amava un Giro dell’Appennino che non abbandonasse il tracciato storico, con il classifico finale che ha presentato per tanti anni in rapida successione Bocchetta, Castagnola e Giovi prima del traguardo in “Piazza Baracchino”. Walter ha fatto tanto per mantenere la nostra gara tra le più importanti classiche del panorama ciclistico internazionale, mentre dai paesi emergenti si fanno avanti, soprattutto per ragioni economiche, nuove gare, in calendario nei Paesi Arabi, in Cina, in Sud America, in Australia. Chiedeva di fare il possibile per avere almeno l’arrivo a Pontedecimo, ma si è comunque dedicato anima e corpo alla realizzazione delle ultime edizioni, anche se “si dovesse arrivare a Bolzano”, come disse in una delle ultime riunioni del Consiglio Direttivo cui riuscì a partecipare. Lasciato il territorio comunale di Genova a Morigallo, la carovana andrà verso il secondo Gran Premio della Montagna, quello di Crocetta d’Orero: ai piedi della salita, quando mancheranno circa 90 chilometri all’arrivo, i ciclisti si contenderanno il traguardo volante dedicato a Armando Timossi, che per tanti anni è stato sponsor attraverso l’azienda omonima e a La Sasselese. Dopo il Passo della Scoffera e Colle Caprile, i corridori andranno verso il quinto e penultimo Gran Premio della Montagna, quello della Ruta di Camogli, che potrebbe anche essere decisivo sulle sorti della gara, essendo a soli 22 chilometri dal traguardo. Transitando per la prima volta nella storia da casa sua, ricorderemo Gualtiero Schiaffino, nostro Vice Presidente, con il Trofeo omonimo, gli anni passati dedicato al “corridore più creativo”, come grande creativo è stato in vita Gualtiero, grande uomo di cultura, editore, vignettista e grande appassionato di ciclismo.

Nell’Albo d’Oro del Trofeo Gualtiero Schiaffino ci sono, tra gli altri, nel 2009 Vincenzo Nibali, nel 2011 Alessandro De Marchi, nel 2012 Stefano Pirazzi e lo scorso anno Damiano Cunego. Il traguardo finale sarà posto in Corso Cristoforo Colombo, a Chiavari, all’altezza dell’entrata al Porto Turistico. Al vincitore, oltre al Trofeo Assemblea Legislativa della Regione Liguria, verrà assegnato il Trofeo Memorial Sandro Pertini. Al miglior classificato tra gli Under 25 verrà assegnato da Maria Elena e Davide Podestà, il Trofeo Massimo Podestà, dedicato al segretario dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo che tanto ha fatto non solo per il Giro dell’Appennino e le altre gare, per esordienti, allievi e juniores organizzate, ma anche per la tappa della Guardia del Giro d’Italia e la Settimana Tricolore 2007, nel centenario della nascita della nostra associazione.

L’Albo d’Oro del Trofeo Massimo Podestà ha visto premiati, tra gli altriTrofeo schiaffino 2010 Pinotti consegna pozzovivo, nomi del calibro di Chris Froome e Vincenzo Nibali, ma anche di Fabio Felline e Sonny Colbrelli.

1981 02 Ghiglione e Pertini GDA56 1995 RAPETTI PORGE COPPA PANTANI 02 Inaugurazione marmi Trofeo schiaffino 2010 Pinotti consegna pozzovivo

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