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Giro dell’Appennino 2020: volata vincente di Ethan Hayter !

Dominando l'insolito sprint in Via XX Settembre il giovane corridorire britannico Ethan Hayter conquista il Giro dell’Appennino 2020, coronando alla perfezione il grande lavoro dei compagni per andare a chiudere sul tentativo in salita di Gianluca Brambilla (Italia), tenendo poi chiusa la corsa verso l’ultimo chilometro. Alle spalle del corridore della Ineos Grenadiers sono Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Robert Stannard (Mitchelton-Scott) a completare un podio, solo sfiorato da Jacopo Mosca (Italia).

La corsa è partita dallo Stabilimento della Elah-Dufuor di Serravalle subito ad altissima velocità, con continui scatti che tuttavia si annullano a vicenda. Conclusa la prima ora di corsa (alla media di 48 Km/h !!) si prosegue ancora con continue accelerazioni, ma quando la strada inizia a salire verso il Passo della Castagnola, il gruppo cede e lascia andare un quintetto composto da Yukiya Arashiro (Bahrain-McLaren), Michael Belleri (D’Amico-UM Tools), Francesco Zandri (Work Service), Sebastian Mora (Movistar) e Mulu Hailemichael (Nippo Delko One Provence), che scollinano al primo GPM con poco meno di un minuto di margine sul gruppo. Nella pianura perde contatto Zandri, ma in testa arrivano anche Fabien Doubey (Circus-Wanty Gobert), Delio Fernandez (Nippo Delko One Provence) e Hernan Aguirre (Colombia-Tierra de Atletas), con il ritardo del gruppo che inizia finalmente a salire in maniera più consistente. All’imbocco della salita di Crocefieschi il gap è infatti di 3’25”, ma Vini Zabù – KTM e Ineos Grenadiers iniziano a controllare, contenendo a 3’14” il ritardo al GPM.

Nella discesa i fuggitivi si frazionano, per poi ricomporsi a valle, approcciando alla salita più attesa del giorno il Péasso della Bocchetta. Scosso da una caduta all'ingresso di Pontedecimo, il gruppo è in forte accelerazione grazie al ritmo soprattutto della nazionale italiana, che vuole fare la differenza sul Passo della Bocchetta. Nella salita perde rapidamente contatto Hernan Aguirre, ma la prima parte del gruppo non tarda ad andare a riprendere tutti gli attaccanti, con una decina di corridori che provano ad avvantaggiarsi dopo che il gruppo si era notevolmente frazionato. Al GPM scollina così in testa il giovane Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), anticipando Gianluca Brambilla (Italia) e Mikel Bizkarra (Euskaltel – Euskadi). Su di loro rientrano anche Vincenzo Nibali (Italia), Edward Ravasi (UAE Team Emirates), Giovanni Visconti (Vini Zabù – KTM), Robert Stannard (Mitchelton-Scott), Mulu Hailemichael (Nippo Delko One Provence), con Fernandez e Doubey che hanno resistito dopo essere stati ripresi.

Nella discesa arrivano anche Lorenzo Rota (Vini Zabù – KTM), Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Davide Villella (Movistar), mentre Brambilla e Bizkarra tentano l’allungo quando si torna a salire. L’italiano resta velocemente da solo, con il basco che fa fatica a reggerne il ritmo, scollinando con un ritardo di 15 secondi, inseguito inizialmente da Rota, che tuttavia non riesce a restare a lungo davanti al gruppo. Dopo una breve discesa, Brambilla prosegue da solo anche il Passo dei Giovi, ultima salita di giornata, dove scollina con un margine di 49 secondi su Bizkarra e 1’24” sul gruppo, tirato dalla Nippo Delko One Provence. Nella discesa anche lo spagnolo deve arrendersi al gruppo, condotto ora dalla Ineos Grenadiers.

A 30 chilometri dalla conclusione resta ancora un minuto al corridore italiano, ma la discesa non è abbastanza tecnica per consentire al fuggitivo di tenere a distanza il gruppo. Il margine cala così velocemente, fino ad annullarsi a 15 chilometri dalla conclusione. A quel punto gli azzurri provano ancora a scattare, ma Ineos Grenadiers e Mitchelton – Scott fanno buona guardia, tenendo un ritmo troppo alto per poter sperare di attaccare. Si arriva così ad una inevitabile volata, che Gianni Moscon (Ineos Grenadiers) prova ad anticipare con uno scatto telefonato all'altezza dell'ultimo chilometro. A rintuzzare sono immediatamente gli uomini della Mitchelton – Scott, ma l’azione dell’italiano è soprattutto un modo per tenere al coperto i suoi compagni, partendo da Ethan Hayter che corona il gran lavoro dei compagni con un successo perentorio, superando nettamente Alessandro Covi (UAE Team Emirates) e Robert Stannard (Mitchelton-Scott).

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